Due bambini gestivano un bar illegalmente a Catania precisamente nel rione di Librino, all’interno di una struttura completamente abusiva. La scoperta di questa incredibile storia è stata effettuata dalla polizia, in maniera specifica dagli agenti del commissariato locale.
Quello che colpisce principalmente di questa notizia è l’età dei due bambini che si aggirava intorno ai 9/10 anni. Da quanto è emerso dalle indagini i due non solo gestivano il bar, vendendo alcolici come veri e propri barman, ma anche la sala giochi annessa alla struttura e la rivendita di fuochi d’artificio, il tutto come noto rigorosamente vietato ai minori.
I poliziotti sono stati molto sorpresi quando entrando nel bar hanno visto i due bambini che si trovavano dietro il bancone a servire i clienti del bar, con il consenso del padre e del fratello maggiore. Inoltre l’esercizio era stato allestito occupando illegalmente il suolo pubblico tramite una veranda chiusa sulla strada di un locale occupato abusivamente, all’interno del quale era stata instaurata una sala giochi.
I due bambini sono stati ritrovati in “servizio”, uno intento alla realizzazione di caffè e cappuccini davanti la macchina dell’espresso mentre l’altro a servire ai tavoli, ma la loro attività non si limitava soltanto a questo. Infatti come ricostruito dalla questura i due si occupavano pure della vendita degli alcolici, gestivano la cassa, la sala giochi e la vendita dei fuochi d’artificio. Inoltre lavoravano in luoghi non sani e non sicuri e utilizzavano prodotti surgelati che non erano segnati come tali nel menù.
I due bambini avendo meno di 14 anni, come previsto dalla legge, non sono penalmente perseguibili. Per tanto sono stati convocati padre e fratello maggiore e dopo l’identificazione e la contestazione delle irregolarità sono stati indagati per vendita di fuochi d’artificio a minori, invasione di suolo pubblico, sfruttamento del lavoro minorile, mancanza della tabella dei giochi proibiti e frode alimentare.
Infine nel rione Librino la polizia ha eseguito altri controlli che hanno riguardato altri minorenni e ha denunciato i genitori di cinque ragazzini, tra cui alcuni per abbandono della scuola.