Giustizia fatta, sequestrati beni per 400 milioni di euro ad un imprenditore attivo nel settore del gioco d’azzardo. L’uomo è coinvolto nell’operazione che nel 2018 ha procurato 18 arresti per una molteplicità di associazioni a delinquere attive nel settore della raccolta delle scommesse operanti in tutta Italia e in associazione con i principali gruppi mafiosi. Il sequestro effettuato dalla guardia di finanza di Reggio Calabria con l’aiuto della Scico di Roma.
L’indagine “Galassia” era riuscita a portare alla luce l’esistenza di varie associazioni che operavano in rapporto con la ‘ndrangheta, consentendo a quest’ultima di infiltrarsi nella rete commerciale e di riciclare immense entrate illecite.
L’attività consisteva nell’utilizzare il cosiddetto “.com” utilizando i Punti Vendita Ricarica (PVR) sparsi su tutto il territorio, di fatto facendo raccolta senza le autorizzazioni necessarie. L’uomo si era reso irreperibile ma successivamente venne rintracciato a Malta.
È stato arrestato dalla polizia maltese durante lo scorso aprile e nel successivo anno messo in libertà dall’Autorità giudiziaria di Malta. Contemporaneamente all’operazione la Dda ha disposto un’indagine a carattere economico-patrimoniale dalla quale è emersa un enorme discrepanza fra i redditi e il patrimonio accumulato. Il tribunale ha quindi disposto il sequestro patrimoniale riconducibile all’imprenditore e al suo nucleo familiare.